Influencer marketing: cos’ è?
Da una ricerca effettuata da Vincos è emerso che Instagram conta quasi 14 milioni di utenti attivi ogni mese, numeri che fino al 2016 ruotavano intorno agli 11 milioni. Questo nuovo strumento di marketing sta spopolando soprattutto nei giovani che stanno progressivamente abbandonando Facebook per spostarsi su questa nuova frontiera del digital.
L’influencer marketing è divenuta una strategia molto competitiva tra le aziende che ne hanno capito le grandissime potenzialità, con l’obiettivo sia di fare accrescere la credibilità del proprio marchio (il cosiddetto brand awareness), sia di aumentare le vendite. Oggi il consumatore tende più ad effettuare un’acquisto che gli viene consigliato dal suo Influencer “di fiducia” piuttosto che da altre fonti.
L’influencer deve innanzitutto rispecchiarsi nel target di consumo dell’azienda in questione e deve esprimere, tramite i propri contenuti, l’affinità verso quel prodotto/brand.
Uno sbaglio che molte aziende tendono a fare è quello di considerare l’influencer marketing come una sorta di testimonial simile a quello televisivo. Il loro legame deve invece risultare spontaneo, emozionale. Gli stories, ad esempio, possono essere sfruttati come una sorta di finestra sulla quotidianità dell’influencer stesso, per cui il posizionamento del prodotto risulti meno costruito e artefatto.
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Ma come si fa a riconoscere un vero Influencer Marketing da uno fasullo?
La questione che spesso un’azienda si pone è quella di dover riconoscere se l’influencer in questione abbia un seguito reale oppure no. Esistono più di 24 milioni di profili fake sul social e riconoscerne l’affidabilità non è poi cosi difficile.
Facciamo un’esempio. Se Chiara Ferragni, che ha 14 milioni di followers su Instagram, avesse una media di 100k like ad ogni post, significherebbe che il suo engagment (interazione con il pubblico) è piuttosto basso proporzionato al suo seguito, per cui potrebbe, o non svolgere bene il suo lavoro o essersi comprata i followers.
Altro elemento per accorgersi dei fake followers è quello di controllarli: prendendo un quantitativo a campione e analizzandoli per capire se siano persone vere, o semplici bot. Un’altro consiglio è quello di cercare l’influencer su altri social network per farsi un’idea ben precisa della persona e dei contenuti che propone.
Come si fa a diventare Influencer marketing?
Ci sono tanti servizi a pagamento che oggigiorno ti promettono followers, like e commenti con la possibilità di ritrovarti con in mano un pugno di mosche!
Per diventare un influencer marketing c’è bisogno di tempo e tanta pazienza. Di seguito proverò a darti delle dritte per poter accrescere la tua popolarità sul social più usato dei nostri tempi:
- Scegli chi sei e cosa vuoi fare: la prima cosa fondamentale è quella di scegliere il proprio target di riferimento per avere successo in un determinato settore (moda, food, travel…);
- Fai storytelling: ogni scatto deve raccontare qualcosa di te o di quello che pubblicizzi. Scrivi belle descrizioni e caricale di emozione;
- Scatta belle foto luminose: vedere un profilo con delle foto scure e un pò storte non è un buon feedback agli occhi del visitatore;
- Utilizza gli hashtag giusti: non inserire hashtag che non sono coerenti con il tuo post o con il tuo profilo;
- Utilizza gli stories: accresci la tua popolarità creando contenuti interessanti che il tuo follower si ricorderà nel tempo;
- Non postare foto senza spazio né tempo: creati una sorta di calendario editoriale dove pianificherai già tutto quello che dovrà essere pubblicato, cosi da non doverti trovare impreparato.
Da qualche tempo è attivo su Instagram un nuovo servizio: IGTV, che ti permette di creare un tuo canale e di caricare video più lunghi. Questo strumento può diventare molto utile se il tuo mercato di riferimento ne richiede l’utilizzo, sia come azienda sia come influencer marketing.